Frequentando newsgroup o scambiando qualche messaggio di posta,
è facile imbattersi nelle più svariate signature
(in inglese), firme composte con caratteri ascii con i quali si
usa siglare, personalizzandole, le proprie missive elettroniche.
 www.inf.utfsm.cl/cgi-bin/figlet Da questo sito è possibile
consultare una galleria di "font" costruite con caratteri
ascii. Scelta la font, in un box apposito si può digitare
il testo ottenendo così la firma desiderata.
A volte si tratta semplicemente di frasi simpatiche, come: "i
colori non esistono", "il mondo è in scala di
grigio". Altre volte di grandi o piccoli disegni, animazioni,
collegamenti ad altre pagine. Una buona parte dei disegni o delle
scritte che accompagnano i messaggi di posta elettronica sono
stilizzati, anche se realizzati con molta fantasia. Altre volte
sono vere e proprie composizioni grafiche, talmente particolari,
in alcuni casi, da essere raccolte in particolari gallerie di
signature. Vale la pena allora di provare a sbizzarrirsi.
Cosa mettere nella signature
È buona norma tenere le proprie signature al di sotto delle
quattro righe di testo, anche perché molti programmi che
smistano le news su Usenet tagliano i messaggi con signature superiori
alle quattro righe, per evitare inutili sprechi di spazio e di
tempo. Una signature, per quanto bella sia, non sarà mai
più importante del contenuto del messaggio, ma deve comunque
essere scaricata. Se proprio non si resiste alla tentazione di
mostrare immagini o far leggere la storia della propria vita ai
destinatari dei messaggi, si metta tutto quanto in una pagina
web, inserendo come signature il collegamento ad essa, invitando
i lettori ad andarla a vedere. In questo modo non si costringe
alcuno a perdere tempo a scaricare informazioni che non desidera.
È una buona idea fare in modo che ogni riga della propria
firma sia composta da non più di 75 caratteri, in modo
che, se la signature verrà inserita in un messaggio di
replica, preceduta da un carattere (di solito ">"),
ogni linea resterà, comunque, su una stessa riga.
Artisti del codice ASCII
L'ascii Art è quella particolare capacità di disegnare
immagini stilizzate o comporre scritte, tramite l'uso dei caratteri
della tastiera (caratteri ascii standard). Permette di utilizzare
caratteri compatibili con tutti i computer collegati in Internet,
spesso con risultati decisamente gradevoli.

http://student.twi.tudelft.nl/~s652402/sigs Il Signature Museum
permette di passare in rassegna una molteplicità di "opere"
suddivise in categorie, scegliere le migliori e utilizzarle. Si
guardi anche www.fatdays.com/jokes/art/art.html.
Per gli artisti ascii vi sono persino delle pagine di riferimento
in cui è possibile vericare lo "stato dell'arte",
in tutti i sensi, della disciplina: idee, informazioni, storia
dei maggiori esponenti di questa corrente di arte "povera",
suggerimenti per ideare le proprie creazioni; inoltre, una lista
ufficiale di faq (vedere il box con gli indirizzi evidenziati
nella pagina seguente).
Per l' ascii Art c'è un altro sito da non perdere1, dove
è possibile convertire una qualunque scritta in una fantasiosa
composizione ascii, fare scrivere il proprio nome in 103 modi
diversi, salvarlo come file di testo e utilizzarlo in seguito
nei messaggi di posta. Per scaricare ascii Art pronta all'uso
potete collegarvi in modalità ftp a una "galleria"
specializzata. Oppure, via World Wide Web, ai maggiori collezionisti
di scritte ascii2.
Se si ha un debole per Unix
In ambiente Unix una signature si ottiene creando un file chiamato
"signature" (con tanto di virgolette), nel quale, oltre
a testo, arte ascii, indirizzi, si possono realizzare piccoli
programmi. Da Internet (wwwis.cs.utwente. nl:8080/ ~faase/Sign)
è possibile scaricare e utilizzare liberamente centinaia
di piccoli programmi da inserire come firma dei propri messaggi
di posta. Alcuni di questi realizzano grafici frattali, altri
creano labirinti o piccoli giochi (potete inserire un clone di
Pong!). Da visitare.
Nel grande archivio segreto
Alcuni utenti americani inseriscono parole solo apparentemente
casuali nella loro signature, come Green Card (è il documento
per l'immigrazione negli Stati Uniti), Murder, Conspiracy, Diana
Spencer e così via. Questa abitudine è collegata
alle voci sul misterioso archivio di posta elettronica tenuto
dai servizi segreti americani. Negli Stati Uniti, infatti, è
diffusa la leggenda telematica in base alla quale i servizi segreti
sonderebbero tutti gli archivi e i messaggi di posta diffusi nel
mondo tramite programmi in grado di individuare particolari parole
chiave. Sono proprio queste parole chiave che vengono inserite
nelle firme della posta elettronica di tutt'altro genere, per
confondere e danneggiare l'archivio, che, se esistesse, costituirebbe
una grave violazione della privacy personale. I servizi segreti,
ovviamente, smentiscono.
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