N. 13 del 1/9/1998

Posta d'autore
di Pierdomenico Baccalario


Come far uscire le proprie missive dall'anonimato? Con tecniche per usare il codice ASCII ad arte

Frequentando newsgroup o scambiando qualche messaggio di posta, è facile imbattersi nelle più svariate signature (in inglese), firme composte con caratteri ascii con i quali si usa siglare, personalizzandole, le proprie missive elettroniche.
www.inf.utfsm.cl/cgi-bin/figlet Da questo sito è possibile consultare una galleria di "font" costruite con caratteri ascii. Scelta la font, in un box apposito si può digitare il testo ottenendo così la firma desiderata.
A volte si tratta semplicemente di frasi simpatiche, come: "i colori non esistono", "il mondo è in scala di grigio". Altre volte di grandi o piccoli disegni, animazioni, collegamenti ad altre pagine. Una buona parte dei disegni o delle scritte che accompagnano i messaggi di posta elettronica sono stilizzati, anche se realizzati con molta fantasia. Altre volte sono vere e proprie composizioni grafiche, talmente particolari, in alcuni casi, da essere raccolte in particolari gallerie di signature. Vale la pena allora di provare a sbizzarrirsi.

Cosa mettere nella signature

È buona norma tenere le proprie signature al di sotto delle quattro righe di testo, anche perché molti programmi che smistano le news su Usenet tagliano i messaggi con signature superiori alle quattro righe, per evitare inutili sprechi di spazio e di tempo. Una signature, per quanto bella sia, non sarà mai più importante del contenuto del messaggio, ma deve comunque essere scaricata. Se proprio non si resiste alla tentazione di mostrare immagini o far leggere la storia della propria vita ai destinatari dei messaggi, si metta tutto quanto in una pagina web, inserendo come signature il collegamento ad essa, invitando i lettori ad andarla a vedere. In questo modo non si costringe alcuno a perdere tempo a scaricare informazioni che non desidera. È una buona idea fare in modo che ogni riga della propria firma sia composta da non più di 75 caratteri, in modo che, se la signature verrà inserita in un messaggio di replica, preceduta da un carattere (di solito ">"), ogni linea resterà, comunque, su una stessa riga.

Artisti del codice ASCII

L'ascii Art è quella particolare capacità di disegnare immagini stilizzate o comporre scritte, tramite l'uso dei caratteri della tastiera (caratteri ascii standard). Permette di utilizzare caratteri compatibili con tutti i computer collegati in Internet, spesso con risultati decisamente gradevoli.


http://student.twi.tudelft.nl/~s652402/sigs Il Signature Museum permette di passare in rassegna una molteplicità di "opere" suddivise in categorie, scegliere le migliori e utilizzarle. Si guardi anche www.fatdays.com/jokes/art/art.html.
Per gli artisti ascii vi sono persino delle pagine di riferimento in cui è possibile vericare lo "stato dell'arte", in tutti i sensi, della disciplina: idee, informazioni, storia dei maggiori esponenti di questa corrente di arte "povera", suggerimenti per ideare le proprie creazioni; inoltre, una lista ufficiale di faq (vedere il box con gli indirizzi evidenziati nella pagina seguente).

Per l' ascii Art c'è un altro sito da non perdere1, dove è possibile convertire una qualunque scritta in una fantasiosa composizione ascii, fare scrivere il proprio nome in 103 modi diversi, salvarlo come file di testo e utilizzarlo in seguito nei messaggi di posta. Per scaricare ascii Art pronta all'uso potete collegarvi in modalità ftp a una "galleria" specializzata. Oppure, via World Wide Web, ai maggiori collezionisti di scritte ascii2.

Se si ha un debole per Unix

In ambiente Unix una signature si ottiene creando un file chiamato "signature" (con tanto di virgolette), nel quale, oltre a testo, arte ascii, indirizzi, si possono realizzare piccoli programmi. Da Internet (wwwis.cs.utwente. nl:8080/ ~faase/Sign) è possibile scaricare e utilizzare liberamente centinaia di piccoli programmi da inserire come firma dei propri messaggi di posta. Alcuni di questi realizzano grafici frattali, altri creano labirinti o piccoli giochi (potete inserire un clone di Pong!). Da visitare.

Nel grande archivio segreto

Alcuni utenti americani inseriscono parole solo apparentemente casuali nella loro signature, come Green Card (è il documento per l'immigrazione negli Stati Uniti), Murder, Conspiracy, Diana Spencer e così via. Questa abitudine è collegata alle voci sul misterioso archivio di posta elettronica tenuto dai servizi segreti americani. Negli Stati Uniti, infatti, è diffusa la leggenda telematica in base alla quale i servizi segreti sonderebbero tutti gli archivi e i messaggi di posta diffusi nel mondo tramite programmi in grado di individuare particolari parole chiave. Sono proprio queste parole chiave che vengono inserite nelle firme della posta elettronica di tutt'altro genere, per confondere e danneggiare l'archivio, che, se esistesse, costituirebbe una grave violazione della privacy personale. I servizi segreti, ovviamente, smentiscono.



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